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Nuova sede della Facoltà di Architettura.

Il progetto propone una trasformazione fondata su un realismo visionario che fa della riparazione il suo strumento operativo principale: una serie di piccole azioni/riparazioni, spostano il carattere dell’edificio modificando il senso dei suoi dettagli.
Le operazioni di scarificazione, sottrazione, semplificazione e raschiatura permettono di innestare le parti elementari, quali porte, finestre, battiscopa, pavimenti, soffitti, rivestimenti, sul corpo disgelato dell’edificio, in una posizione fuori (canone) registro.

Nuova sede della Facoltà di Architettura.

Il progetto propone una trasformazione fondata su un realismo visionario che fa della riparazione il suo strumento operativo principale: una serie di piccole azioni/riparazioni, spostano il carattere dell’edificio modificando il senso dei suoi dettagli.
Le operazioni di scarificazione, sottrazione, semplificazione e raschiatura permettono di innestare le parti elementari, quali porte, finestre, battiscopa, pavimenti, soffitti, rivestimenti, sul corpo disgelato dell’edificio, in una posizione fuori (canone) registro.
L’occasione consente agli studenti della facoltà stessa di trasformare l’edificio, in una fabbrica didattica, dove gli interventi che si susseguono nel tempo e nelle economie differenti, diventano l’opportunità per sperimentare le modifiche e le migliori degli oggetti già realizzati, ritrovando così il progetto nella ripetizione dell’errore, nella manifestazione del suo compiersi e del suo elevarsi.